Ziggurat Sumerica
I SUMERI
La Civiltà dei Sumeri o
civiltà sumerica (anche se i più li conoscono come Sumeri) è una
civiltà antica che si è sviluppata nell’area della Mesopotamia intorno al 4500
a.C.
Insieme alla civiltà dell’Antico Egitto è una delle prime civiltà umane di cui
siamo a conoscenza.
LE 6 DOMANDE
CHIAVE PER TENTARE DI CAPIRE L’ARGOMENTO
  • Chi: Civiltà dei
    Sumeri (o Sumeri).
  • Cosa: una delle più
    antiche civiltà umane di cui abbiamo notizia.
  • Come: ancora non si
    è trovata una spiegazione credibile sulla loro origine.
  • Dove: la loro
    civiltà si sviluppò in Mesopotamia, l’area fertile compresa tra i fiumi
    Tigri ed Eufrate.
  • Quando: dal 4500 a.C.
  • Perché: i fiumi
    garantivano l’acqua necessaria per le irrigazioni e un suolo fertile da
    coltivare; inoltre, facilitavano gli scambi e i trasporti di merci.
BREVE STORIA DEI SUMERI
Gli storici non sono sicuri di come i Sumeri
arrivarono nell’area della Mesopotamia. Ad ogni modo, le prime tracce della
città-stato di Uruk risalgono al
3500 a.C.
Rispetto all’Antico Egitto, i Sumeri non hanno
mai avuto un vero e proprio stato organizzato: tutti i territori sotto il loro
controllo erano organizzati in città-stato indipendenti. Ogni città-stato
controllava un centro abitato e tutte le terre circostanti, oltre al tratto di
fiume e ai canali nelle vicinanze.
Dal 4500
a.C. al 3500 a.C. sappiamo che i
Sumeri si dedicarono a costruire le prime città stato, utilizzando mattoni di
argilla essiccata al sole e canne.
Dal 3500 a.C. al 2900 a.C. le città si dotarono di mura
ed ebbero una crescita notevole. In questo periodo le città-stato intrecciarono
rapporti commerciali e vi furono le prime lotte tra loro. 
La città-stato predominante era Uruk.

Dal 2900 a.C. al 2000 a.C. vi fu un progressivo declino
della civiltà sumerica: le città-stato erano in perenne lotta tra loro e vi
furono diverse invasioni di popolazioni esterne, oltre a periodi di carestia.
Infine, con l’ascesa dei Babilonesi guidati dal re Hammurabi i Sumeri
scomparvero definitivamente, venendo inglobati dalla nascente civiltà
babilonese.
L’IMPORTANZA DEL TIGRI E DELL’EUFRATE
Mentre il Nilo garantiva agli Egizi inondazioni periodiche e costanti, e
riforniva le terre di limo, il Tigri e l’Eufrate invece erano soggetti a piene
improvvise. Questo costrinse i sumeri a costruire argini e canali  per poter sfruttare i fiumi senza subirne i
danni.
L’agricoltura era l’attività fondamentale alla
base della civiltà sumerica: i sumeri furono eccellenti agricoltori, che
introdussero l’uso dell’aratro e dei canali di irrigazione per aumentare al massimo la
superficie coltivabile.
I campi dei sumeri producevano prevalentemente
orzo, legumi, cereali, cipolle, aglio e datteri. Questi alimenti formavano
anche la base dell’alimentazione della civiltà sumerica.
LA SOCIETÀ DEI SUMERI
Le città-stato sumere erano governate in
origine da un
Re-sacerdote. In seguito, Re e sacerdote
divennero due figure distinte.
Le città-stato erano popolate da tre classi
sociali e dagli schiavi:
  • la classe alta,
    composta dai Re, dai nobili e dai sacerdoti,
  • la classe
    media, composta dai soldati, dagli artigiani e dai commercianti, che
    godevano di un certo benessere,
  • la classe
    bassa, formata dai contadini, che vivevano in condizioni molto modeste,
 Gli schiavi,
prigionieri di guerra non godevano di alcun diritto ed erano destinati ai
lavori più duri. 

CLASSE ALTA
La classe alta, composta dai nobili e dai
sacerdoti, possedeva le terre e non pagava alcuna tassa. Il Re della
città-stato veniva eletto tra i membri delle famiglie nobili.
I membri della classe alta, pur non pagando
tasse, offrivano doni al Re per ottenere il suo favore.
CLASSE MEDIA
La classe media era composta da tutti coloro
che si dedicavano al commercio, oltre che dagli artigiani. Fu proprio il commercio a
garantire ricchezza e prosperità ai sumeri per quasi 2000 anni: le città-stato
infatti scambiavano numerose merci tra loro e con le popolazioni circostanti.
La classe media pagava alla città-stato delle
tasse; inoltre, si impegnava nelle opere pubbliche come la costruzione di templi
e canali. In cambio, riceveva dalla città-stato cibo e provviste.
CLASSE BASSA
Pastori e contadini erano la base della civiltà
sumerica: vivevano in condizioni molto modeste e non possedevano alcuna terra;
lavoravano invece quella dei nobili, in cambio di un modesto salario. 
Queste persone non avevano peso politico all’interno
della città-stato.
“La
Mesopotamia”.
Mesopotamia è un termine che viene dal greco e
significa “Terra tra i fiumi”. Indica la zona fertile situata   fra il Tigri e l’Eufrate e corrisponde ai
territori oggi occupati dalla Siria e dall’Iran
.
La civiltà dei Sumeri non aveva una capitale;
era composta invece da numerose città-stato indipendenti tra loro; queste,
erano spesso in guerra tra loro per la supremazia politica ed economica. 
Tra le
città stato più grandi costruite dai sumeri troviamo Uruk, Ninive, Eridu e Lagash.
Invenzioni
dei Sumeri.
Ai Sumeri dobbiamo l’invenzione della ruota:
scoperta già nel neolitico, la ruota era però utilizzata unicamente per
modellare oggetti in argilla e terracotta. Furono i sumeri ad applicare la
ruota ai carri e ad utilizzarla per i trasporti. Nel campo dell’agricoltura,
inventarono l’aratro a trazione animale, oltre all’uso di canali per
l’irrigazione. I sumeri, inoltre, inventarono la scrittura cuneiforme, il primo
esempio di scrittura codificata di cui abbiamo notizia.
Infine, furono ottimi matematici e astronomi; a
loro dobbiamo il calcolo del tempo su base sessagesimale (e non in base
10 come le altre nostre misure).
Ziggurat dei
sumeri.
La ziggurat (o ziqqurat) era un tempio
imponente di forma piramidale, costruito utilizzando mattoni argillosi. Sulla
sommità della ziggurat si trovava il tempio, riservato ai sacrifici agli dei e
alle osservazioni astronomiche. Alla base, invece, erano collocati grandi
magazzini in cui si collocavano le riserve di cibo. 
Ogni città-stato dei sumeri
aveva una propria Ziggurat. 
                                    Ricerche di 
                                    Giancarlo Bertollini

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