Grande dibattito, in questi giorni, sul fatto se “Tiberis”, la spiaggia sul Tevere realizzata e gestita da Roma Capitale, sia costata troppo (distogliendo anche personale di Uffici Centrali, Polizia Locale, Servizio Giardini, Servizi Manutenzione Urbana, etc da altre ben più importanti incombenze), sia stata di beneficio alla creazione di una maggiore sensibilità sullo stato del fiume, abbia rispettato tutti i vincoli esistenti, abbia introdotto un qualche elemento di innovazione, sia stato effettivo segnale di legalità (si fossero perseguiti quanti avevano degradato l’area) o di improvvisazione e impreparazione sul tema specifico.

Visto che questo dibattito non è nato da “documenti riservati” (come erroneamente scritto da qualche testata giornalistica, che ha ripreso – senza citare la fonte – i contenuti di nostri comunicati), ma da semplici “accessi agli atti” secondo uno strumento civico quale il Freedom of Information Act, abbiamo chiesto alla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma se vi siano comunicazioni (inviate o ricevute) successive a quella di “mancata autorizzazione”, “incongruità dell’intervento” e “prescrizione di ripristino” inviata a metà Settembre scorso a Roma Capitale: con lettera prot. 0027213 del 7/11/2018 ci ha risposto di no. Per converso, la recente nota-stampa emessa dal Campidoglio risulta non rilevante nel merito dell’iter formale, mentre la Corte dei Conti ha aperto un’indagine per danno erariale.
Da un progetto che eufemisticamente definiamo “spento” nell’oggetto di questo comunicato, agli avanzamenti del Contratto di Fiume “Tevere a Roma”, che è un mezzo e non un fine, puntando a creare una sensibilità non estemporanea, un programma permanente di recupero e valorizzazione, un riavvicinamento dei cittadini al Tevere come luogo centrale della vita di Roma, un approccio non burocratizzato in Uffici che spesso costituiscono “colli di bottiglia”. Alcuni mesi addietro, al medesimo tavolo (“Tavolo Tecnico” a carattere operativo del Contratto di Fiume) con gli Amministratori dei Municipi Primo e Secondo di Roma Capitale e con il Presidente di CONI Lazio, è nata l’idea della manifestazione di Domenica prossima. Rispetto alla concezione iniziale, che doveva riguardare tutti i Municipi via via “federati” nel Contratto di Fiume, il recente maltempo ha temporaneamente reso inutilizzabili allo scopo alcune aree prese in considerazione. Ma si metterà in atto un modello di lavoro che già ispira vari progetti di utilizzo sostenibile delle sponde – a carattere ricreativo, sportivo e più in generale sociale – contenuti nel Contratto di Fiume (schede-progetto su sponda sinistra al Centro Storico, sponda destra da Ponte Flaminio a Ponte della Musica, etc). Dalla scherma al tiro a segno, dal basket ai giochi tradizionali, Domenica 11 ci si potrà cimentare in una quindicina di discipline sportive o dedicare a percorrere in relax la banchina fra Castel Sant’Angelo e l’Isola Tiberina –  parallelamente al moto delle imbarcazioni di canoa, canottaggio e dragon boat convenute – anche ascoltando buona musica.

Invitiamo quindi a vestire il Tevere con noi sia di sport per tutti (con le tante opportunità di Domenica 11) sia di grande partecipazione!! Saremo al “punto inaugurazione” alle 11.00 insieme alle Istituzioni organizzatrici, ai piedi della scalinata di Ponte Garibaldi in sponda destra. 
Raduno remiero a seguire presso Ponte Sisto e punti d’incontro per la pratica sportiva, per tutto il giorno.


E fra un mese circa, sui temi del recupero del patrimonio, della resilienza e della rigenerazione urbana attraverso l’innovazione tecnologica e di metodo, al MAXXI di Roma ……


8-XI-2018
Associazione Amici del Tevere e Consorzio Tiberina

www.studiostampa.com

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