1. Sentenza n.
21470/2017 delle Sezioni
Unite della Cassazione la prima a dire esplicitamente che l’usurarietà
di un tasso extra fido non determina la gratuità dell’intera
pattuizione se gli interessi convenuti entro il fido rispettano il
tasso soglia e la nullità si applica solo agli interessi
extrafido
2. Sentenza n.
17447/2019 della Corte di
Cassazione afferma che in caso di usurarietà degli interessi moratori,
la sanzione riguarda solo la clausola relativa alla pattuizione degli
interessi moratori senza trasformazione forzosa, a vantaggio
dell’inadempiente, del contratto da oneroso a gratuito
3. Sentenza
n.27442/2018 della Corte
di Cassazione la prima a stabilire che l’usurarietà degli interessi
moratori non determina la nullità della clausola ma soltanto
l’applicazione del tasso legale
4.
Sentenza n. 22890/2019 della Corte di
Cassazione afferma che la previsione di interessi moratori usurari non
comporta la gratuità del contratto di leasing, restando salva la
“diversa” pattuizione relativa agli interessi corrispettivi
Cos’hanno in comune
queste 4 decisioni?
Sono tutte
favorevoli agli istituti di credito e vanno tutte in contrasto con
il principio di centralità e omnicomprensività dell’art. 644 c.p. .
Queste pronunce
hanno degli effetti pratici sulla tua strategia processuale:
ti rendono la vita più difficile e ti mettono le bastoni tra le ruote.
Per sapere in
che cosa si traducono concretamente queste sentenze e come contrastarne
gli effetti puoi acquistare la lezione dal titolo: “L’attuale
situazione di contrasto interpretativo tra Gli articoli 1815 II co.
c.c. e 644 c.p. e le più note e recenti sentenze della Corte di
Cassazione civile”
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