La Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M. ancora protagonista del prestigioso festival della Versiliana (Marina di Pietrasanta, ore 18,30) nell’ambito dello spazio “Incontri al Caffè”.
Il Gran Maestro Luciano Romoli si confronterà con lo storico Fulvio Conti e il filosofo Paolo Ercolani, per parlare dei valori e dei principi su cui si fonda la libera muratoria. “Far parte della Gran Loggia d’Italia – spiega alla vigilia dell’evento il Gran Maestro – significa condividere un patrimonio universale al servizio dell’uomo. In un’epoca segnata dalla terribile realtà della guerra, bisogna ricostruire il corpo sociale lacerato, partendo dalla maturazione spirituale e intellettuale dell’individuo. Edificare il tempio vuol dire per chi aderisce alla Massoneria impegnarsi nella definizione di un modello di società aperta, libera da ideologie e dogmatismi, adatta a far crescere il pensiero critico, che appare ormai purtroppo sopito”.
“Anche dando un rapido sguardo retrospettivo – commenta lo storico Fulvio Conti – appare evidente dall’età dei Lumi ad oggi il secolare impegno per la pace della Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M. La nascita della Società delle Nazioni che, a conclusione della grande guerra, pose le basi per la ricostituzione di un’Europa in ginocchio, vide in primo piano la Massoneria. Stessa cosa si può affermare se prendiamo in esame la nascita del Tribunale dell’AIA. Richiamo solo alcuni esempi per sottolineare come la lotta per i diritti di libertà e di autodeterminazione dei popoli sono da sempre il fulcro della Fratellanza massonica”.
La complessità del reale pone continue sfide. Il filosofo Ercolani si soffermerà sul destino dell’uomo di fronte all’esplosione dell’Intelligenza Artificiale. “Corriamo il rischio di perdere l’uso del logos, come lo intendevano i greci, cioè della ragione e della capacità critica di argomentare, se ci facciamo schiacciare dalla macchina e dalla cieca volontà di potenza della tecnica. Stiamo già vedendo alcuni effetti devastanti sui giovani, che delegando all’Intelligenza Artificiale l’uso delle facoltà superiori stanno perdendo le capacità cognitiva e relazionale. La questione non è quanto l’Intelligenza artificiale possa eguagliare quella umana, ma piuttosto quanto si stia sviluppando a spese dell’umano. Questa rivoluzione epistemologica – prosegue il filosofo – si innesta in un generale decadimento che riguarda anche le istituzioni. La crisi della democrazia, erosa dal virus del populismo, dalla demagogia e dalla guerra può essere il preludio al tramonto dell’Occidente se non si corre ai ripari. In questo orizzonte, denso di contraddizioni la Massoneria può fare da argine, da appiglio, da punto di riferimento, con l’esercizio del metodo dialogico, che può rivelarsi strumento straordinariamente efficace per affrontare le grandi questioni del tempo che viviamo con maggiore consapevolezza. Per questo ritengo che il lavoro di tanti intellettuali che operano nella Gran Loggia d’Italia, impegnati a progettare ogni giorno la città per l’uomo, stia andando nella direzione giusta”.
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